60's GEMELLI 2V  Made in Italy code VA224

La storia della Gemelli è abbastanza breve. Il sopraggiungere della crisi delle fisarmoniche, portò Alvaro Bartolini a realizzare i primi campioni di chitarre e bassi elettrici ideati insieme a Benito Cingolani all’inizio dell’anno 1960.La progettazione e la pre-produzione venne iniziata verso la fine del 1960  in vista di una nuova azienda che doveva vedere la luce in società tra i fratelli Umberto e Benito Cingolani elo stesso Bartolini. Le strade però si divisero prima di iniziare la commercializzazione e i Cingolani portarono via dei campioni dal laboratorio di Bartolini iniziando la produzione in proprio.La loro produzione è sia stilisticamente che costruttivamente derivata dalle idee di Bartolini ed è caratterizzata da due elementi: la tastiera in plexiglas e la bottoniera dei controlli sul battipenna. Tutte le altre che non hanno uno dei due requisiti, ma hanno al loro posto commutatori ordinari e tastiere di palissandro, sono tutte state copiate dalla grandissima quantità di costruttori che ne prese il posto dopo la precoce chiusura della Gemelli nel 1964.In quell’anno infatti, i gemelli Cingolani andarono a lavorare da Eko che era alla ricerca di risorse umane per sostenere la sua crescita esponenziale. Fu affidato loro un reparto con la missione di sviluppare un nuovo tipo di solidbody e di gestirne la produzione a cottimo. Così apparvero all’inizio del 1965 le Eko 600 Cobra e le Lancer. In conseguenza di ciò le chitarre Gemelli sono piuttosto rare e la maggior parte non ha nessun logo Gemelli.La produzione di Gemelli, prima impostata sulle idee di Bartolini produsse tuttavia una inquietante raffigurazione del parto gemellare raggiungendo l’apice del bizzarro e del kitsch. Pazzesco! L’idea era di rappresentare l’emblema aziendale e di ” poter essere suonata indifferentemente da mancini e destri semplicemente invertendo le corde grazie alla forma super-simmetrica dei comandi.Gemelli produsse anche per la tedesca HOPF.

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