FENDER SUPEREVERB AMP STORY
di Alberto Guizzetti www.hendixguitars.com
Le chitarre
elettriche suonate su di un Super Reverb sono sempre
state le favorite, in particolar modo, dai suonatori di
blues e rock, i quali hanno preferito il suono piu'
ardito di 2 6L6 a quello cristallino del Twin Reverb.
La presenza di 4 speakers da 10" permette di fare
avere sulle note basse della chitarra una buona risposta
e il circuitaggio del blackface dentro agli speakers da
10" fa uscire abbastanza suono da "farti uscire
fuori di testa", come si suol dire.
Internamente, il Super Reverb blackface (modello AA763)
era considerevolmente diversa sia dal Super che dal
Concert che la precedettero.
Il circuito tremolo a tubo-oscillatore era gia' stato a
sua volta sostituito con una rete a foto resistenza.
Il controllo Presence non venne piu'messo ma
l'amplificatore guadagno' al suo posto un interruttore
Bright su ciascun canale, e un controllo
"Middle" sul canale Vibrato.
Piu' importante ancora fu, pero', l'aggiunta del reverb.
Entrambi i lati dell' A12AT7 furono utilizzati per
guidare il circuito del reverb, il quale fu fatto
ritornare in una 12AX7.
Ciascuno dei canali Normal e Vibrato utilizzavano un 7025
come preamplificatore, e tutto questo venne fatto entrare
in un invertitore di fase 12AT7., seguito da un paio di
6L6. Vennero utilizzati rispettivamente un GZ34 come
raddrizzatore e, nel circuito tremolo, un 12AX7.
Fu una gradita realtà la forte richiesta di questo ampli
appena proposto, quando
già Twin Reverb e Deluxe Reverb erano in testa alle
vendite, il Super Reverb
si uni' ad essi sul catalogo completo del '63 e '64.
Il cabinet venne ingrandito, passando da
24"x24"x10.1/2" a 25.1/2" x25 quando
furono aggiunti il pannello argentato con cornice
d'alluminio e il rivestimento a griglia blue, circa nel
1968.
Per un breve periodo, al posto dello stile regolare,
venne aggiunto un logo piu'piccolo (senza coda) in
rilievo, ma ben presto il logo standard fece il suo
ritorno.
Il piccolo logo "senza coda" differisce dalla
versione completa posteriore per il fatto che e' privo
del simbolo "R".
Poco dopo l'introduzione degli amplificatori Silver Face,
gli speakers non vennero piu'montati nei 4 angoli.
I due in cima vennero fatti slittare verso sinistra, e i
2 in fondo , verso destra.
Il pannello di controllo posteriore ricevette un
controllo Hum Balance, e il circuito di polarizzazione
subi' modifiche sostanziali, nel tentativo di
"pulire" ulteriormente il suono (modello
AB568).
Gran parte delle modifiche possono essere disfatte per
far ritornare gli amplificatori ad un circuito blackface.
In realta', l'anno seguente, Fender fece alcune modifiche
per ritornare allo stato precedente, essendosi accorto
che erano andati fuori strada (modello AA1069).
I modelli del 1970 non avevano la rifinitura d'alluminio
e presentavano un mobiletto leggermente piu' piccolo
(24.1/2x25x10). In questo periodo, la presenza di un
interruttore a terra a 3 posizioni divenne standardizzato
ed entro il 1972 vennero aggiunti, senza ulteriori spese,
dei casters.Il Super Reverb riusci' a posticipare
l'aggiunta di un Master Volume con un Boast a manopola e
il logo meta' degli anni 70 perse la sua coda e la
potenza fu stabilita a 70 watts.
Poco venne fatto dopo questo, la cosa piu'ovvia fu il
ritorno all'abbellimento estetico del blackface, la 1°
volta come scelta nel 1980, poi come regola standard un
anno piu'tardi.
Si aggiunsero, poi, un connettore a spina Line Out al
pannello e un controllo Middle al Canale Normale.
Il Super Reverb, il Combo piu' famoso di Fender, fu tolto
dal catalogo nel 1982.
Il Concert 4x10 rappresento' per tutti gli scopi pratici,
un'estensione del Super Reverb.
Fare un elenco di nomi famosi che abbiano immortalato il
suono di un Supereverb
sul vinile e piu'tardi su di un CD è impresa ardua
.....troppi per elencarli tutti!
Non vi rimane che verificare da voi questa realtà...ma
ricordate sempre che il "Suono" giusto esce
dall'ampli che ha tutto il circuito a "posto",
con i valori di tensione corretti, buone valvole e con
le"finali" che lavorano col Bias controllato!
E.....per piacere... il cavo per collegare la vostra
chitarra all'ampli e agli effetti non serve
Vintage...investite sulla pulizia e qualità del suono
con un buon collegamento......ovvio!?...non sempre!
Libri consigliati:
The Tube Amp Book di Aspen Pittman
The Fender Amp Book di John Morrish
Fender Amps di John Teagle &John Sprung
The Amp Book di Donald Brosnac
Amps! di Ritchie Flieglier
Iside Tube Amps di Dan Torres
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