RICKENBACKER: INDIVIDUALITA', ORIGINALITA' E STILE

di Alberto Guizzetti   www.hendixguitars.com

La storia della Rickenbacker risale ai primi anni '30 e uno dei suoi primi strumenti,
soprannominato ''la Padella'', ha una forte possibilita' di avere l'ambito titolo di prina
chitarra elettrica del mondo. Da allora una Rickenbacker e' sempre stata una delle
chitarre elettriche piu' individuali che si possa comprare, e la compagnia e' ancora in
piena salute, producendo un numero relativamente basso di chitarre di qualita'
incredibilmente buona.

Anche se molto popolare negli anni '30, '40 e '50( specialmente con le sue lap-steel)
il biglietto per la notorieta' della Rickenbacker arrivo' grazie ai Beatles. John
Lennon fu il primo, quando compro' una 325 a manico corto nel 1960 mentre il
gruppo faceva ancora la fame suonando alle feste ad Amburgo; tre anni dopo
George Harrison compro' una 425 a pickup singolo. Entro il 1965 i Beatles erano il
piu' famoso gruppo del mondo e rappresentanti della Rickenbacker arrangiarono un
incontro con i giovani di Liverpool a New York per regalare loro altre chitarre. Una di
queste era ancora in via di sperimentazione, la oggi famosa Rickenbacker a 12
corde.

Si incontrarono all'hotel. George era steso da una brutta influenza, ma si innamoro'
immediatamente dello strumento e comincio' ad usarlo alla prima occasione. La
chitarra, un modello 360/12, era la prima Rickenbacker a 12 corde fatta in modo che,
dando le pennate verso il basso, il plettro entrasse prima in contatto con la corda piu'
spessa del paio, non la piu' sottile e piu' alta. Questo, accoppiato con gli insoliti
costruzione e pickup della Rickenbacker, dava quel suono stridente che rende il
sound delle Rickenbacker a 12 corde uno dei piu' riconoscibili del mondo.

uno dei maggiori esponenti della Rickenbacker a 12 corde fu Roger McGuinn, la cui
band, i Byrds, innovo' la musica a meta' degli anni '60 combinando il rock ed il folk, il
jazz e le influenze etniche in canzoni come ''Mr. Tambourine Man'', ''Turn, turn, turn''
e ''Eight Miles High''. ''Ho suonato una 12 corde acustica con un pickup, ma suonava
troppo carnosa'' spiega McGuinn, ''e poi andammo con tutto il gruppo a vedere 'A
Hard Day's Night'. George ne suonava una, cosi' ho venduto la mia acustica, il mio
banjo, ne ho comprata una ed aveva un gran suono. Hanno manici estremamente
stretti e qualcuno le trova difficili da suonare, ma io mi sento molto a mio agio - devi
solo riabituare le dita. Uso le dita ed un plettro allo stesso tempo, suonando stile
banjo. La rickenbacker ti fa pensare in termini di melodia, invece che di scale blues.
Non puoi fare molto bending - devi suonare un po' inquadrato!''
Circa nello stesso periodo Pete Townshend stava usando le Rick in modo molto
diverso - spingendole oltre i limiti del feedback, e spesso riducendole a brandelli alla
fine di un concerto. Anche se ha usato queste chitarre solo fino alla fine del 1966,
anno in cui e' passato alle Gibson SG, una delle attuali chitarre firmate della
Rickenbacker e' il modello Pete Townshend. ''Un paio di ragazzi alla fabbrica non ne
erano troppo felici'', ammette Townshend, che ha distrutto un bel po' di
Rickenbacker ai suoi tempi, ''Gli sembrava un imbroglio, ma io non ho falsi
romanticismi verso gli strumenti musicali - in fondo sono solo legno!''(forse
all'ora lo pensava,ma deve aver cambiato idea ,osservando la sua vasta collezione !)

Questi tre - Harrison, McGuinn e Townshend - hanno mostrato quel che puo' fare
una Rickenbacker Altri, come i Beach Boys, gli Steppenwolf e i Creedence
Clearwater Revival, li hanno seguiti ed oggi, piu' di venti anni dopo, ci sono piu'
musicisti che mai che sfruttano il suo magico sound. Tom Petty, un grande fan di
McGuinn, ha dato da solo il via ad una nuova moda Rickenbacker usando una
325/12 solid body e ancora oggi viene identificato con quel suono. Paul Weller, dei
mod dell'era punk Jam, fortemente influenzato da Townshend, ha usato un
assortimento di Rickenbacker 330. Oggi, centinaia di band del circuito indipendente
e sixty basano il loro sound su chitarre Rickenbacker.

Johnny Marr usava spesso Rickenbacker nei primi tempi degli Smith. ''La mia 330 e'
la mia vecchia fedele compagna'', dice, ''e ho anche una 360, come quella di Roger
McGuinn. Sono una parte davvero importante del mio sound: la 330 ha una gran
potenza, ed un fondo davvero spesso, oltre al sound stridulo. Devo stare lontano da
loro, perche' quando metti la sinistra sul manico di una Rickenbacker tendi a
suonare in un certo modo - almeno, per me e' cosi'!''

I bassi Rickenbacker modello 4001 hanno un seguito quasi altrettanto nutrito. Il loro
sound e' piu' tagliente e pianistico rispetto ai bassi Fender, facendoli scegliere da
musicisti molto distanti tra loro, da Paul McCartney (che abbandono'
temporaneamente il suo amato Hofner Violin Bass per un 4001, lo dipinse a colori
psichedelici e lo uso' per gli ultimi lavori dei Beatles), Geddy Lee dei Rush, John
Entwistle degli Who, Chris Squire, virtuoso del basso con gli Yes degli anni '70, e
persino Lemmy dei Motorhead. In realta', la scelta del basso di Lemmy e' piu' dovuta
al caso: ''Gli Hawkwind stavano facendo un concerto all'aperto, un giorno d'estate,
ed il bassista non si presento'. Cosi' hanno detto: ''Chi suona il basso?'' e qualcuno
mi ha indicato. Mi hanno appeso un Rickenbacker al collo e mi hanno detto 'Vai!' ''

E qual'e' la ragione del successo continuo della Rickenbacker? ''Penso che siamo
arrivati alla conclusione di un ciclo'', dice John Hall, presidente della RIckenbacker,
''Abbiamo sentito lo stesso suono per cosi' tanto tempo che i chitarristi stanno
cercando qualcosa di diverso, e molti lo trovano nei nostri strumenti. Le
Rickenbacker sono una specie di rivoluzione tradizionale!''

Se il vostro chitarrista preferito suona una Rickenbacker, c'e' un solo modo di
ottenere lo stesso suono - prendete una Rickenbacker anche voi. Non ve ne
pentirete mai.